Non è una novità che uno dei colossi mondiali del mercato dei giochi live e online sia in vendita dall'inizio dell'anno. Se questo, a noi comuni mortali, potrebbe sembrare un affare in realtà non sembra proprio esserlo, visto l'assenza di possibili acquirenti.
La prima compagnia di gioco d'azzardo è in vendita e nessuno la compra? A quanto pare si. Stiamo parlando della Caesars Entertainment, che nel 1971 sotto il nome di Harra's Entertainment è diventata una società per azione e nel 1973 la prima del genere ad essere quotata.
Proprietaria di quasi 40 casinò per una superficie totale di 370.000 metri quadrati, con il fiore all'occhiello il Caesars Palace di Las Vegas e l'esclusiva per l'organizzazione delle World Series of Poker, potrebbe sembrare un ottimo affare per noi che non abbiamo il conto in banca adatto per provarci.
La realtà è un po' più complessa e neanche i diretti interessati la nascondono particolarmente. La società negli ultimi tempi ha avviato la procedura fallimentare, che già basterebbe ad allontanare possibili investitori interessati. A questo si aggiunge che dalle loro analisi, visto la complessità della faccenda, qualora si trovassero degli investitori il processo di offerta potrebbe portare a risultati nulli, con la conseguenza di non poter offrire nessuna garanzia che la transazione vada in porto.
A questo si aggiungono le voci messe in circolo dai creditori, che dichiarano come la Caesars Entertainment abbia spostato gli asset principali della compagnia prima del fallimento, con la conclusione che il valore del business offerto è praticamente nullo.
In conclusione, l'ipotesi più probabile è che Caesars Entertainment veda presto la fine dei suoi giorni, per rinascere in modo più contenuto sotto un altro aspetto. A meno che non arrivi un benefattore pronto ad accettare questa situazione. Difficile, visto che si tratta del classico affare che nessuno farebbe, nemmeno con i soldi degli altri.