E’ in dirittura di arrivo il nuovo decreto legge sui giochi che prevede l’aumento della tassazione dal 6% all’ 8% sulle slot machines e nuovi e piu’ stringenti limiti per le pubblicita’ dedicate ai giochi in televisione.
Sono in arrivo delle importanti novità per i giochi in Italia. Dopo tante chiacchiere, sembra infatti che il governo abbia intenzione di approvare dei decreti su temi molto delicati. Venerdì a Roma si parlerà di partite IVA, fatturazione elettronica, maternità ma anche di gioco d’azzardo. A questo proposito sono fondamentalmente tre i punti chiave, come riportano il Corriere, il Sole 24 Ore e molte altre fonti autorevoli.
Prima si tutto si parla di slot e di una riduzione sensibile delle macchinette in giro per lo stivale. Al momento sono circa 350mila e le leggi vorrebbero tagliarne 80-100mila, quindi quasi un terzo! Inoltre potrebbero essere introdotte nuove regole sempre sulle slot: devono avere uno spazio dedicato nel locale, non devono essere visibili dall’esterno e ovviamente non devono essere accessibili ai minori.
Per quanto riguarda le sale da gioco (gaming hall), per possedere le slot machine dovranno avere «una superficie non inferiore a 50 metri quadrati» e rispettare il parametro di «un apparecchio ogni 3 metri quadrati». Le nuove norme si applicheranno a partire dal 2017.
Passiamo dunque all’aumento delle tasse sul gioco. Dovrebbe salire dal 6% all’8% il prelievo introdotto dal 2012 su giochi numerici, lotterie istantanee e videolotteries. Non è stata però ancora identificata la soglia di vincita oltre la quale scatterà il prelievo, attualmente fissata a 500 euro.
Infine c’è una nuova nuova stretta anche sugli spot: oltre ai limiti già in vigore, lo schema dispone che non si possa fare pubblicità in tv nella «fascia protetta tra le 16 e le 19», con l’eccezione di canali e trasmissioni dedicate allo sport o al gioco.
Sarà davvero la volta buona? Vedremo quanto di tutto ciò verrà approvato tra pochi giorni. Per quanto riguarda il poker, non sembra toccato più di tanto da questi decreti, ma è chiaro che tutto il settore può subire una scossa. Ricordiamoci che ormai perfino PokerStars ha puntato su giochi da casinò e scommesse.