I nuovi Livelli Essenziali di Assistenza sono pronti, ma tra loro potrebbe non trovare spazio il fenomeno della ludopatia, che teoricamente avrebbe dovuto entrare già con il Decreto Balduzzi.
I nuovi Livelli Essenziali di Assistenza sono pronti, ma tra loro potrebbe non trovare spazio il fenomeno della ludopatia, che teoricamente avrebbe dovuto entrare già con il Decreto Balduzzi.
I nuovi Livelli Essenziali di Assistenza sono pronti, ma tra loro potrebbe non trovare spazio il fenomeno della ludopatia, che teoricamente avrebbe dovuto entrare già con il Decreto Balduzzi.
Ai tempi del governo Monti, quando il ministro della Salute era Renato Balduzzi, si era salutato con favore e sollievo l’inserimento della sindrome da gioco d’azzardo patologico nei cosiddetti LEA, i Livelli Essenziali d’Assistenza. Peccato che in realtà la cosa non sia mai stata concretizzata e oggi, tre capi del governo dopo, rimane ancora un mistero.
Oggi il ministro della Salute è Beatrice Lorenzin, che si è detta pronta a presentare, mercoledì prossimo, i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza agli assessori regionali alla Sanità. I nuovi LEA potranno godere di 500 milioni di euro in più, ma tra questi non è chiaro se la ludopatia potrà trovare spazio o meno.
Nei giorni scorsi sono stati annunciati diversi nuovi LEA, che andranno a sostituire alcune prestazioni non più erogate gratuitamente (o sotto pagamento di ticket) dal Servizio Sanitario Nazionale. Ma della sindrome del gioco d’azzardo compulsivo, attualmente, non c’è nessuna traccia. Non ci resta che attendere la settimana prossima per certificarne l’ennesima assenza.