C'era una volta il casinò-prigione, dove tutto era studiato per trattenere il giocatore il più possibile nella struttura, anche a costo di eliminare persino le finestre. Ma oggi è ancora così? Come si differenziano i casinò moderni da quelli di una volta?
C'era una volta il casinò-prigione, dove tutto era studiato per trattenere il giocatore il più possibile nella struttura, anche a costo di eliminare persino le finestre. Ma oggi è ancora così? Come si differenziano i casinò moderni da quelli di una volta?
Chi bazzica tra i casinò di tutto il mondo da almeno un paio di lustri se ne sarà accorto: l'ambiente non è più lo stesso. Una volta quando si entrava in un casinò si aveva l'impressione di aver fatto capolino in un luogo quasi senza via d'uscita. Per non parlare di una caratteristica che ormai è diventata leggenda: nei casinò non ci sono le finestre, perché così il giocatore non si accorge del tempo che passa.
C'era una volta il casinò-trappola…
L'intento, manco a dirlo, era quello di indurre i visitatori a rimanere il più possibile. Perché l'equazione “più rimani in un casinò e più hai possibilità di spendere” non fa una piega. Ma da qualche anno a questa parte, la maggioranza dei casinò sembra aver cambiato politica ambientale, per così dire. E la scelta è suffragata da numerosi studi.
Se prima il liet motiv di un casinò era quello di costruire una struttura fatta apposta per intrappolare il cliente, ora l'obiettivo è coccolarlo, farlo rilassare, addirittura calmare.Sembra infatti che in un ambiente più confortevole, il giocatore sia più propenso a giocare, e quindi a spendere. Un esempio su tutti? Il casinò Bellagio di Las Vegas, praticamente rivoltato come un calzino nel 1998.
Il Casinò Bellagio di Las Vegas
Non è un caso se i ricavi del Bellagio sono aumentati proprio nel 1999, dopo aver effettuato le opere di restauro. Una scommessa vinta, dunque, se diamo per buona una ricerca effettuata da un equipe di studiosi che hanno osservato le reazioni di 670 persone a seconda delle immagini e della musica che gli venivano proposte . Le persone alle quali venivano prospettate situazioni piacevoli e rilassanti erano poi disposte a spendere fino al 15% in più rispetto ai soggetti ai quali venivano proposte musiche e immagini alle quali solitamente si associano sensazioni negative.
La conclusione di questo studio è che quando le persone si sentono a proprio agio sono più propense a valutare le sensazioni positive che possono derivare dall'acquisto e dall'utilizzo di un bene, o per associazione le sensazioni positive che possono derivare dalla vincita alla roulette o qualsiasi altro gioco da casinò.
Siete d'accordo con questa politica relativamente nuova? Avete notato la differenza? Dite la vostra sul nostro forum!