Quando ormai sta per finire anche questo tumultuoso 2014, a che punto sono i quattro casinò italiani? E quali sono le prospettive per il prossimo anno? La crisi è definitivamente alle spalle?
Quando ormai sta per finire anche questo tumultuoso 2014, a che punto sono i quattro casinò italiani? E quali sono le prospettive per il prossimo anno? La crisi è definitivamente alle spalle?
Quando ormai sta per finire anche questo tumultuoso 2014, a che punto sono i quattro casinò italiani? E quali sono le prospettive per il prossimo anno? La crisi è definitivamente alle spalle?
L’estate è già finita da un pezzo e – parafrasando una nota canzone – un anno se ne sta ormai andando. È stato un 2014 molto intenso per il settore dei casinò italiani, reduce da una crisi che dura ormai da parecchio tempo. Sebbene il malato non si possa definire ancora completamente ristabilito, quantomeno appare fuori pericolo.
Chi sta peggio probabilmente è il Casinò di Venezia, che contava di ripartire con la privatizzazione; il bando di concorso è però andato deserto, e lo scandalo-Mose che ha azzerato la giunta comunale non ha certo aiutato. Recentemente è stata approvata una ricapitalizzazione necessaria per sistemare i conti: ora c’è da tagliare per rispettare il piano del commissario Zappalorto.
Non se la passa benissimo nemmeno il Casinò di Saint Vincent, il quale tuttavia rispetto alle altre sale da gioco ha dovuto fare i conti con i lavori di ristrutturazione che hanno portato anche a un cambiamento del nome: Saint-Vincent Resort & Casino. Anche qui è arrivata la ricapitalizzazione, ora è necessario cambiare marcia.
Il Casinò di Campione d’Italia sta invece puntando moltissimo sul mercato asiatico, promuovendo iniziative di marketing volte proprio ad attirare la clientela cinese. Oltre il confine ci sono state numerose dispute sindacali, ma la situazione sembra essere abbastanza sotto controllo. Almeno per il momento.
Chiudiamo con il Casinò di Sanremo, forse il primo a dare segnali di miglioramento e di crescita già a partire dalla seconda metà dell’anno scorso. Anche qui i problemi non mancano, e la cancellazione della tappa storica dello European Poker Tour non è certo una buona notizia, ma le premesse per un futuro migliore ci sono tutte.