Dopo le dure parole dell’ex sottosegretario con delega ai giochi Alberto Giorgetti, ecco anche la critica del presidente di Snai Giorgio Sandi, secondo cui la legge fa tornare indietro di 15 anni.
Dopo le dure parole dell’ex sottosegretario con delega ai giochi Alberto Giorgetti, ecco anche la critica del presidente di Snai Giorgio Sandi, secondo cui la legge fa tornare indietro di 15 anni.
Dopo le dure parole dell’ex sottosegretario con delega ai giochi Alberto Giorgetti, ecco anche la critica del presidente di Snai Giorgio Sandi, secondo cui la legge fa tornare indietro di 15 anni.
Non si placano le polemiche sulle nuove norme per il settore dei giochi, introdotte dalla legge di stabilità. Dopo le critiche dure di Alberto Giorgetti, già sottosegretario con delega ai giochi, ecco arrivare anhe la reprimenda del presidente di Snai (nonché amministratore delegato) Giorgio Sandi, che di fatto concorda con il parlamentare.
Secondo Sani, il contenuto della legge di stabilità “ci fa tornare indietro di 15 anni”. Anche per il presidente di Snai, questa mossa non farà altro che favorire il mercato dell’illegalità, di fatto cancellando i progressi fatti dal governo negli ultimi anni – riconosciuti con onestà intellettuale da Sandi – per spingere l’offerta legale.
La posizione di Sandi è molto chiara: tanti operatori si sono prodigati, spendendo milioni di euro, per acquistare slot e VLT a determinate condizioni contrattuali. Ora queste condizioni cambiano (perché il payout sarà abbassato di 4 punti percentuali) e inoltre le aziende dovranno anche spendere denaro per adeguare le macchinette alle nuove norme.