Altro che settore poco controllato e selvaggio: quello dei giochi viene monitorato ogni anno con attenzione, sia dall’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane sia dalle forze dell’ordine italiane.
Altro che settore poco controllato e selvaggio: quello dei giochi viene monitorato ogni anno con attenzione, sia dall’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane sia dalle forze dell’ordine italiane.
Altro che settore poco controllato e selvaggio: quello dei giochi viene monitorato ogni anno con attenzione, sia dall’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane sia dalle forze dell’ordine italiane.
Nonostante l’opinione pubblica venga costantemente influenzata dai mass media, che non perdono l’occasione per puntarci il dito contro, il settore dei giochi è tra i più controllati d’Italia. I dati dell’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane parlano chiaro: nel 2013, il mercato del gioco pubblico ha subito quasi 38.000 controlli.
Per l’esattezza parliamo di 37.737 controlli, ai quali vanno aggiunti quelli effettuati autonomamente dalle varie forze dell’ordine. Di quei quasi 38.000, 14.706 sono stati effettuati in maniera particolare per tentare di evitare il gioco minorile. Gli apparecchi di gioco (come le VLT) sono stati i più controllati, con 18.445 verifiiche.
Detto degli oltre 4.000 controlli (4.072) sulle agenzie di scommessa, tra le varie verifiche sugli apparecchi ci sono state parecchie visite direttamente in fabbrica, per controllare che venissero costruiti in maniera consona (l’11% delle aziende sono state controllate a campione). Controllati quasi al 100% anche i versamenti dei concessionari di gioco.
Naturalmente qualche piccolo intoppo è fisiologico, come in ogni tipo di mercato. Le verifiche sono servite dunque a portare alla luce alcune irregolarità tributarie e amministrative, che hanno portato nelle casse dell’Erario ulteriori 71 milioni di euro di multe e sanzioni.