A lungo si è fatto un gran parlare della possibilità di creare un mercato condiviso nel settore dei giochi online, soprattutto per quanto concerne poker e casinò games. Da un po’, però, tutto tace.
A lungo si è fatto un gran parlare della possibilità di creare un mercato condiviso nel settore dei giochi online, soprattutto per quanto concerne poker e casinò games. Da un po’, però, tutto tace.
A lungo si è fatto un gran parlare della possibilità di creare un mercato condiviso nel settore dei giochi online, soprattutto per quanto concerne poker e casinò games. Da un po’, però, tutto tace.
Per mesi, la stampa di settore si è occupata della possibilità che l’Europa, o comunque alcuni dei paesi più importanti, unificasse i mercati del gioco online. Gli appassionati dei casinò games e del poker online avrebbero così avuto la possibilità di sfidare giocatori provenienti da altre nazioni, migliorando la competizione, il divertimento e soprattutto i montepremi.
Da un po’ di tempo a questa parte, tuttavia, l’argomento sembra essere caduto nel dimenticatoio. Questo nonostante le difficoltà che il settore del gioco sta vivendo un po’ ovunque. In Italia per il momento i casinò online godono ancora di ottima salute, ma di certo non si può dire lo stesso per quel che concerne il poker online.
Tuttavia dalla Commissione dell’Unione Europea non arrivano segnali a favore della condivisione dei mercati. Anzi, piuttosto il contrario. Recentemente, infatti, il Commissario al Mercato Interno, Michael Barnier, ha parlato di tassazione del settore dei giochi, non prevedendo alcun tipo di armonizzazione a livello europeo.
Questo sarebbe il primo tassello per permettere la creazione di una liquidità condivisa, dato che per gli operatori sarebbe impensabile dover gestire, in un’unica soluzione, regimi fiscali anche molto diversi gli uni dagli altri. Invece la tendenza è lasciare che siano i vari Paesi a gestire la propria tassazione. Di questo passo, altro che mercato comune…