La raccolta del settore giochi, nel 2013, è diminuita del 4,3% rispetto a quella del 2012: calano anche la spesa e le vincite degli italiani. Lo Stato, però, incassa una cifra superiore a due anni fa.
La raccolta del settore giochi, nel 2013, è diminuita del 4,3% rispetto a quella del 2012: calano anche la spesa e le vincite degli italiani. Lo Stato, però, incassa una cifra superiore a due anni fa.
La raccolta del settore giochi, nel 2013, è diminuita del 4,3% rispetto a quella del 2012: calano anche la spesa e le vincite degli italiani. Lo Stato, però, incassa una cifra superiore a due anni fa.
Siamo ormai quasi a metà del 2014, ma grazie ai dati elaborati da Agimeg possiamo parlare ufficialmente di com’è andato il settore dei giochi, in Italia, nel corso del 2013. Premettiamo subito che non si tratta di numeri positivi, alla faccia di chi dice che il mercato del gambling prospera sempre e comunque, anche in tempi di crisi.
La raccolta, infatti, si è assestata sugli 84,7 miliardi di euro, il 4,3% in meno di quanto fatto registrare nel 2012 (88,5 miliardi). In calo anche la spesa effettiva, scesa a 17,1 miliardi rispetto ai 18,3 di due anni fa (-6,6%). Visto i vari aumenti delle tasse, tuttavia nelle casse dello Stato sono entrati più soldi: 8,2 miliardi contro gli 8 del 2012.
Questo invece il computo della raccolta divisa per i vari sotto-settori (il primo numero si riferisce ai miliardi di euro, il secondo è il confronto con il 2012):
– Newslot: 25,4 (-7,3%)
– Vlt 22,1 (-1,2%)
– Comma 7 0,3
– Bingo 1,7 (-5,6%)
– Ippica 0,8 (-19,5%)
– Scommesse sportive, Totocalcio ed altri concorsi sportivi 3,8 (-4,3%)
– Superenalotto, Winforlife ed altri giochi numerici 1,4 (-22,7%)
– Gratta e Vinci e Lotterie 9,6 (-1,6%),
– Lotto 6,3 (+1,8%)
– Poker a torneo e skill game 0,8 (-3,2%)
– Poker Cash e casinò online 12,4 (-2,3%),
– Scommesse virtuali 0,02