Passata sotto silenzio, se non fino a qualche giorno fa, è entrate in vigore dal primo febbraio una legge che tassa del 20% qualsiasi bonifico estero ricevuto su conti correnti in Italia.
Passata sotto silenzio, se non fino a qualche giorno fa, è entrate in vigore dal primo febbraio una legge che tassa del 20% qualsiasi bonifico estero ricevuto su conti correnti in Italia.
Passata sotto silenzio, se non fino a qualche giorno fa, è entrate in vigore dal primo febbraio una legge che tassa del 20% qualsiasi bonifico estero ricevuto su conti correnti in Italia.
Momenti di tensione tra i gambler online italiani: dal primo giorno di febbraio è entrato in vigore il DL 167/90, modificato dalla legge 97/2013, e in particolare il comma 2 dell’articolo 4. In parole povere: una ritenuta del 20% su ogni bonifico estero che arriva sul proprio conto corrente bancario (Bancoposta incluso).
In pratica, effettuare il cashout dal proprio conto di gioco su un casinò online o su una poker room potrebbe presentare un problema. Vero è che gli operatori legali hanno tutti un sito .it e una sede italiana, e che la maggior parte effettua pagamenti che partono proprio dall’Italia. Ma che dire di quegli operatori che invece pagano dalla propria sede estera?
O che dire, ancora, di chi utilizza Paypal o Moneybookers/Skrill e poi decide di versare il denaro sul proprio conto in banca? Sì, perché questi metodi sono considerati come “intermediari finanziari” e dunque rientrano nella casistica di cui sopra. In realtà, il problema è risolvibile, anche se non in maniera immediata.
Si tratta infatti di una legge che vuole colpire i compensi reddituali, cioè i frutti di investimenti finanziari fatti all’estero. Chi riceve un bonifico per lavoro (come i lavoratori autonomi ad esempio), o nel nostro caso dopo una vincita al gioco, dovrà effettuare un’autocertificazione da presentare al proprio istituto di credito.
Tutto ciò, però, quest’anno potrebbe non bastare. Non è ancora chiaro, ma pare che in ogni caso da febbraio a fine giugno la trattenuta del 20% sui bonifici dall’estero verrà fatta a prescindere dall’autocertificazione. Il denaro trattentuto potrà essere comunque recuperato l’anno successivo, in fase di dichiarazione dei redditi.