Creare un nuovo gioco da casinò – Terza parte

Abbiamo parlato dei primi passi, poi ci siamo concentrati su concetti quali le regole e il vantaggio della casa. Adesso è tempo di spingere il nostro nuovo gioco da casinò con un bel piano di marketing.

Prima di fare capolino in un casinò e cercare di incontrare un manager, per proporgli il vostro nuovo gioco, dovrete come minimo aver effettuato delle analisi al computer per una decina di milioni di mani, debitamente documentate. Vi serviranno anche dei dépliant ben ragionati e prodotti con professionalità, dove saranno riassunti le regole del gioco, la struttura e una copia a colori del layout del gioco stesso.

Non male anche l’idea di una presentazione in PowerPoint o un video YouTube, ma basta evidenziare le odds, la facilità del gioco e la velocità con cui i dealer possono impararlo. Alla fine ciò che vi interessa è che il casinò si decida a fare una prova del vostro gioco. Nel Nevada, ad esempio, solo per questo passo occorre riempire un sacco di moduli per il Gaming Control Board e l’attesa può arrivare persino a un anno.

Il casinò mette sul tavolo il suo tempo, i suoi spazi e la sua reputazione, nel caso il vostro prodotto fosse un flop. In cambio, proveranno il vostro gioco per 30 giorni, si terranno tutti i profitti ma vi daranno una quota mensile fissa nel caso il vostro gioco ottenga una licenza. Siete pronti? No perché, giusto rimanendo nel Nevada, le tasse per il solo periodo di prova possono arrivare a 10.000 dollari.

Oppure potreste fare come Derek Webb, l’inventore del Three Card Poker, che ha provato diverse giurisdizioni prima di riuscire a effettuare la prima prova nel Mississippi. I mercati più piccoli sono più semplici da penetrare, anche in fase di prova, e ogni stato ha le sue regole e tasse diverse. Preparatevi a passare un sacco di tempo tra telefonate e email, e anche nelle convention dedicate al gioco (tipo la nostra Enada, per intenderci). E non è ancora finita…

FINE TERZA PARTE

Yazek