Nella sede dei Monopoli di Stato, a Roma, si è tenuto un incontro con i rappresentanti degli enti regolatori di Italia, Germania, Inghilterra, Spagna e Francia. Ecco i punti salienti della discussione.
Nella sede dei Monopoli di Stato, a Roma, si è tenuto un incontro con i rappresentanti degli enti regolatori di Italia, Germania, Inghilterra, Spagna e Francia. Ecco i punti salienti della discussione.
Nella sede dei Monopoli di Stato, a Roma, si è tenuto un incontro con i rappresentanti degli enti regolatori di Italia, Germania, Inghilterra, Spagna e Francia. Ecco i punti salienti della discussione.
Lo scorso venerdì si è tenuto a Roma un meeting tra gli enti regolatori del settore gambling, provenienti da Germania, Inghilterra, Spagna, Francia e naturalmente Italia. Presso la sede dei Monopoli di Stato si è parlato di vari argomenti, in primis la possibilità di aprire un mercato condiviso, eventualità ancora molto complessa.
E partiamo proprio da qui, cioè da quella liquidità condivisa di cui si parla ormai da tempo, ma che attualmente resta ancora molto difficile da raggiungere. Questo però non significa che gli stati membri dell’UE non possano cooperare, scambiandosi informazioni utili per combattere pratiche illecite come ad esempio il match fixing.
Francesco Rodano, dirigente dell’Agenzia dei Monopoli, ha poi parlato di quei provider che offrono contemporaneamente i propri servizi sia agli operatori che posseggono una regolare licenza, sia a quelli ch ene sono privi; l’auspicio è che in Italia avvenga come in Spagna (e presto Inghilterra), dove i provider devono far rispettare le leggi nazionali.
Durante il meeting sono venuti alla ribalta un paio di discorsi che riguardano prettamente il mercato italiano. Il primo, in positivo, è il riconoscimento da parte della Spagna della bontà del modello italiano per il settore delle slot machine online. Il secondo, invece, riguarda gli attacchi che spesso il settore dei giochi subisce in Italia da parte degli organi di stampa, cosa che invece non succede negli altri paesi – con la possibile ecezione dell’Inghilterra.