Secondo numerose teorie, il settore dei giochi dovrebbe prosperare in tempi di crisi come quelli che stiamo affrontando. Eppure la spesa degli italiani cala, e non solo perché in molti sono passati ai giochi dal payout più elevato.
Secondo numerose teorie, il settore dei giochi dovrebbe prosperare in tempi di crisi come quelli che stiamo affrontando. Eppure la spesa degli italiani cala, e non solo perché in molti sono passati ai giochi dal payout più elevato.
Secondo numerose teorie, il settore dei giochi dovrebbe prosperare in tempi di crisi come quelli che stiamo affrontando. Eppure la spesa degli italiani cala, e non solo perché in molti sono passati ai giochi dal payout più elevato.
Spesso sentiamo dire che quando è in atto una crisi economica, gli operatori del gioco d’azzardo si sfregano le mani, perché il volume delle giocate è destinato ad aumentare. In molti ritengono infatti che in tempi di ristrettezze economiche, le classi medio-basse siano più propense a “scommettere”, nel tentativo di incassare una vincita che possa se non far svoltare, quantomeno tirare avanti per un po’.
E allora come mai, secondo i testi dibattuti ieri in Senato (Rendiconto 2012 e Assestamento 2013), c’è una flessione delle entrate provenienti dai giochi? Secondo Luigi Casero, vice ministro dell’Economia, “la flessione delle entrate nel settore dei giochi discende da un aumento dei livelli di povertà” e “una maggiore propensione al gioco si registra proprio nell’ambito delle categorie con reddito medio-basso”.
Alla luce di questi fatti incontrovertibili, sembrano dunque decadere le ipotesi per le quali il settore dei giochi è in continua e inarrestabile ascesa, anche e soprattutto in periodi di ristrettezza economica. Il dato che emerge è che gli italiani stanno tirando la proverbiale cinghia, tagliando le spese superflue, a differenza di quanto spesso ci raccontano.
Se proprio bisogna giocare, che almeno il payout sia più alto. Questo sembra essere il trend, visto che i casinò online, come abbiamo visto qualche giorno fa, grazie alle slot online se la cavano più che egregiamente. Dunque meglio il classico uovo oggi che la gallina domani, sembrano pensare gli italiani. Che abbandonano sempre di più i sogni del 6 al SuperEnalotto, per accontentarsi di una dozzina indovinata alla roulette online o una combinazione vincente alla slot virtuale.